Fotografo statunitense. È uno dei più noti fotografi degli Stati
Uniti, appartenente al movimento della Conceptual Art, della quale è
considerato il rappresentante più significativo. L'arte concettuale
è così chiamata perché si basa su una ricerca all'interno
della natura dell'arte; è quindi un lavoro approfondito e intellettuale
sulle varie implicazioni di tutti gli aspetti del concetto di arte. Esempi della
sua interpretazione della Conceptual Art, sono le riproduzioni fotografiche
ingrandite di voci prese dal dizionario, da lui presentate alla mostra
Art as
idea as idea nel 1966. Nel 1969 a Berna (alla Kunsthalle) e nel 1970 a
Torino (Galleria Civica d'Arte Moderna)
K. presentò fotografie di
grandi cartelli posti in ambienti aperti con nomenclature stampate riferite a
sinopsi di categorie di una certa classe: per esempio "classe fisica,
elettricità". Di questi anni è il suo contributo teorico
L'arte dopo la filosofia, dove si analizza la natura
dell'opera d'arte come proposizione posta a commento dell'arte
stessa.
K. ha fondato in America il Museum of Normal Art di cui è
il direttore dal 1967; è anche membro della Foundation for Non-sensorial
Activity alla quale ha aderito nel 1969. Appartiene alla School of Visual Arts
NYC. Artista e teorico dell'arte,
K. collabora a numerose riviste e
particolarmente a "Studio International" con articoli che hanno suscitato vivaci
polemiche. Tra le sue esposizioni più recenti citiamo quella italiana del
novembre 1996 intitolata
Joseph Kosuth,
Meaning (1967) (n. nel
Midwest tra il 1938 e il 1948).